Auguri di Buone Feste!
Paolo Agostoni
Presidente sezione Ticino
Care e cari membri di Swisspersona sezione Ticino,
Anche l’anno 2024 volge quasi al termine. Il nuovo anno si avvicina a grandi passi e sicuramente porterà sfide da affrontare con tenacia, impegno e volontà, ma sono sicuro che porterà anche buone notizie.
Quest’anno, durante la nostra assemblea generale ordinaria di maggio, svoltasi a Sant’Antonino, abbiamo avuto modo di ritrovarci, di discutere di vari temi legati alla nostra associazione e di passare un sano momento in serenità e spensieratezza. Durante la nostra AGO 2024 abbiamo avuto modo di ascoltare due oratori fantastici; approfitto nuovamente per ringraziare il Signor Etienne Bernard ed il Signor Ten col P. Baiardi per aver contribuito al successo della nostra riunione. Non vedo l’ora di ritrovarvi, magari ancora più numerosi nel corso della nostra prossima assemblea sezionale del 2025 che si svolgerà il 09.05.2025 come tradizione vuole a Sant’Antonino.
Mi permetto di rammentarvi che più siamo meglio è … Un maggior numero di aderenti nella nostra sezione permetterà alle nostre voci come pure alle nostre richieste di essere maggiormente ascoltate. L’adesione al nostro sodalizio è vantaggiosa per numerosi aspetti; non solo per le prestazioni ed agevolazioni convenienti ma anche per una rappresentanza mirata ai nostri fabbisogni ed ai nostri interessi. Vi rammento che potete sempre ed in ogni momento aiutarci a reclutare nuovi membri.
Il Natale è la più festa più splendida ed attesa dell’anno. Un giorno molto particolare che ha il potere di ricordarci l’importanza della famiglia, del lavoro o della meritata pensione. Un periodo in cui possiamo rimotivare i nostri pensieri positivi, vivere la gioia di stare insieme ai nostri famigliari. I migliori auguri per un buon e sereno Natale ed il nostro sincero ringraziamento a nome del Comitato sezionale per la fedeltà finora mostrataci.
Vi lascio con la seguente dedica: «Se ci diamo una mano i miracoli si faranno ed il giorno di Natale durerà tutto l’anno». (Gianni Rodari) ■