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Trattative salariali 2019

Trattative difficili malgrado i benefici preventivati

Beat Grossrieder | Segretario centrale swissPersona
Traduzione Carlo Spinelli

 

Le trattative salariali si sono tenute il 22 novembre scorso alla presenza del Consigliere federale Maurer e delle Associazioni del personale della Confederazione. I negoziati si sono rivelati difficili: dopo una breve interruzione, le associazioni hanno potuto trattare lo 0,8 % per le misure salariali. La lacuna dello 0,2 % per l’atteso rincaro annuo sarà oggetto di negoziati a febbraio 2019.

La nostra rivendicazione

All’inizio dell’anno abbiamo rivendicato un 1,5 % per le misure salariali cosi che a fine anno potessimo parlare di negoziazioni e non, come sovente succede, accontentarci della decisione salariale prevista dal Consiglio federale. A quel momento il carovita si trovava ancora ad un livello molto basso, pari allo 0,4 %. Abbiamo insistito per una base di negoziato dell’1,5 %.

Integrazione al preventivo

Alla fine anche la nostra rivendicazione è stata messa a preventivo. Nel frattempo il carovita è cresciuto e si trova oggi all’1 %. Nel contempo il deficit di diversi milioni di franchi della Confederazione pronosticato a febbraio si è trasformato – come sempre in questi ultimi anni  – in un probabile beneficio di qualcosa come 2,5 miliardi di Franchi.

Solo lo 0,6% per le misure salariali

Tuttavia nel suo piano finanziario il Consiglio federale ha previsto dal 2019 che dell’1,5 % solo lo 0,6 % sarà destinato alle misure salariali, e lo 0,9 % per l’alleggerimento delle prestazioni della cassa pensioni e per il finanziamento di nuovi posti di lavoro.

Negoziato lo 0,8 %

Tutto questo non corrisponde alle nostre attese e questo ci ha portato dopo una interruzione delle trattative a poter negoziare solo lo 0,8 % per le misure salariali e 40 milioni di franchi (qualcosa come lo 0,8 %) a sostegno della cassa pensioni. Da un buon datore di lavoro saremmo autorizzati ad aspettarci almeno una compensazione totale del rincaro, cosa che abbiamo rivendicato al Consiglio federale. Il rimanenete 0,2 % verrà negoziato a febbraio 2019.

Margine di negoziazione

Ancora una volta di più riaffermiamo che per delle negoziazioni sia indispensabile che un margine di manovra venga creato cosi da non essere sorpresi da un rincaro crescente e fare i conti nei prossimi anni con grandi movimenti nei salari come pure nell’economia.

Rendite sotto pressione

È allarmante che anche le rendite odierne siano costantemente attaccate da taluni parlamentari e casse pensioni. Tutto questo con la giustificzione che i collboratori attivi devono per rapporto agli attuali pensionati, pagare premi sempre più elevati e vivere con delle cattive prestazioni. Per noi una riduzione delle rendite attuali sarebbe una direzione di marcia assai pericolosa ed inaccettabile in quanto non è pensabile, che nella seconda fase della vita, non sia più possibile basarsi su di un supporto fidato.

La situazione si fa critica per le casse pensioni con coperture insufficienti. In rapporto all’indebolimento dei tassi di conversione ridotti e relativi ammortizzamenti, PUBLICA arriva pure al limite del grado di copertura del 100 %. Noi continueremo ad impegnarci fortemente a sostegno della cassa pensioni e per la protezione delle rendite attuali. ■   Foto PVB

 

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