«swissPersona si impegnerà per la salvaguardia dei posti di lavoro»
Benché non del tutto inattesa (in merito a questo, vedi l’articolo apparso sul nostro giornale nell’edizione 7/8 del 21 agosto 2018) la decisione è stata comunque una sorpresa: nella sua seduta del 15 marzo 2019 il Consiglio federale ha sancito la scissione della RUAG. In contemporanea ha deciso che RUAG International verrà ulteriormente sviluppata quale polo tecnologico – aerospaziale ed a breve termine verrà con ogni probabilità totalmente privatizzata.
Dr. Markus Meyer
Presidente centrale di swissPersona
Traduzione Carlo Spinelli
Nata dalle aziende federali di armamento
Guardiamo a ritroso. La RUAG vent’anni or sono naque dalle allora aziende federali d’armamento: dalle Officine di costruzione Thun, dalla Fabbrica d’armi Berna (W+F), ed altre ancora. Ancora oggi è al cento per cento una azienda federale. Dall’inizio ha guadagnato importi non indifferenti tramite le delibere affidatele dal DD, ovvero l’Esercito. Poi arrivarono le nuove strategie. Fin dall’inizio della sua creazione i responsabili dichiararono che l’azienda non poteva lavorare unicamente per la Svizzera ma che si doveva renderla internazionale e produrre anche per settori civili. E adesso? Adesso rimangono unicamente gli altri, i settori civili, e questi si devono privatizzare. Il resto con i suoi circa 2’000 collaboratori che si occupano del vecchio datore di lavoro DD vengono scorporati e dirottati in seno ad una nuova azienda.
Consiglio federale criticato
Questa decisione ha provocato una maretta. Le critiche si sono fatte sentire da diversi ambiti della politica. Il Gruppo per una Svizzera senza Esercito (GSSEs) critica il Consiglio federale di sottrarsi così alla sue responsabilità nel controllo delle esportazioni di materiale da guerra dalla Svizzera. Altri parlano di «svendita dell’argenteria», di “sbriciolare gli immobili”. Si sono pure espressi timori di ingerenze estere (Cinesi, Russi?). È pure vivo il timore di perdere posti di lavoro pregiati in diverse regioni della Svizzera.
Per farsi una chiara opinione in merito, swissPersona ha osservato attentamente la situazione. Volevamo capire e sapere quali sono i motivi che hanno spinto le nostre autorità ad una simile decisione. Quindi, questa è l’idea di base, si tratta di creare le premesse per i bisogni dell’Esercito, gli interessi della Confederazione quale proprietaria come pure ottimizzare i luoghi di lavoro di tecnologia Svizzera.
Reazioni allo sviluppo ed al contesto
La RUAG da azienda d’armamento si è sviluppata in azienda internazionale operante nella tecnologia. La garanzia per legge di assicurare le forniture all’Esercito é a tutt’oggi solo una componente della sua attività. Questo é il motivo principale per cui il Consiglio federale vuole separare le parti operanti per l’Esercito dal resto delle attività.
Dal 1° gennaio 2020 la RUAG Holding AG sarà una azienda composta da due sorelle: da un lato la MRO Schweiz che opererà per l’Esercito (ca. 2’500 collaboratori con luoghi di produzione in Svizzera); dall’altro lato la RUAG International per le rimanenti attività (ca. 6’500 collaboratori di cui i due terzi all’estero). Le due aziende verranno condotte in forma separata sia giuridicamente sia finanziariamente, come pure per i sistemi informatici. Il sistema informatico di MRO Schweiz verrà integrato nel perimetro informatico del DD.
Gli stabili in Svizzera rimangono alla Confederazione
Gli immobili che nel 1999 in occasione della fondazione della RUAG vennero acquisiti dalla Confederazione andranno nelle mani della «MRO Schweiz» e rimarranno così di proprietà della Confederazione. Quelli che verranno occupati dalla «RUAG International» andranno in sua proprietà. Questo tocca gli immobili all’estero e quelli situati a Zurigo-Seebach.
MRO Schweiz quale Centro di competenza del materiale dell’Esercito
Le prestazioni di rilievo per la sicurezza in favore del DD fino ad oggi garantite dalla RUAG verranno fornite da MRO Schweiz. Trattasi in prima linea della manutenzione, della riparazione e rimessa in stato di singoli sistemi di importanza rilevante, per esempio gli aerei da combattimento; (MRO dall’inglese Maintenance, Reapair und Overhaul). MRO Schweiz opererà con serietà in qualità di Centro di competenza del materiale dell’Esercito svizzero. In contemporanea le prestazioni fornite saranno nei confronti del DD trasparenti ed a costi ottimali. Questo richiederà impegno da parte del Controllo federale delle finanze e delle commissioni parlamentari. MRO Schweiz assolverà pure in forma limitata compiti per terzi ma unicamente dalla Svizzera e creanti sinergie con l’Esercito sul genere della manutenzione di elicotteri e veicoli blindati.
Strategie per RUAG International
Per le altre attività a livello internazionale, il Consiglio federale ha verificato per un ulteriore sviluppo le opzioni elaborate dalla RUAG. Appoggia la proposta del consiglio d’amministrazione di creare un gruppo Aerospace. A breve sarà formato dai settori Aerostructures e Space. Le competenze sviluppate negli ultimi anni dalla RUAG devono venir ulterioremente sviluppate ed il Know-how tecnico acquisito dovrà rimanere in Svizzera. Questo in relazione alla politica mondiale della Svizzera. Il DD ed il Controllo federale delle finanze nei prossimi mesi dovranno ancora verificare il piano d’applicazione sviluppato dal Consiglio di amministrazione della RUAG. La partecipazione ad una simile azienda tecnologica non è di grande interesse né per la Confederazione né per il contribuente. Il tutto è legato a rischi ed il Consiglio federale non ne vede un interesse. Per tutto questo RUAG Inernational a medio termine deve venir privatizzata.
Procedura scaglionata
Per la privatizzazione RUAG ha proposto diverse varianti. A tempo debito il Consiglio federale deciderà in merito ai prossimi passi. Si predilige una procedura scaglionata in sintonia con la creazione dell’Aerospace-Gruppe. All’inizio verranno assorbiti da RUAG International tutti i settori aziendali che non coincidono ai bisogni del futuro Aerospace-Gruppe o che in funzione dei contatti con l’estero non possono venir integrati alla MRO Schweiz. Per queste unità si ricercano partner che offrono le migliori possibilità per il futuro. Qui si contano i settori Cyber, MRO International e RUAG Ammotec. Per il settore Simulatori & Trianing si ricercano forme di Joint-Venture. A detta del Consiglio federale, la cessione di RUAG Ammotec non metterà in forse la sicurezza delle forniture. Qui noi siamo assai critici. È scontato che il governo valuterà attentamente l’aquirente. È normale che il Consiglio federale voglia che la sede a Thun rimanga operativa. Simili intenzioni in un mercato globalizzato hanno però breve durata.
Posti di lavoro in Svizzera
Il Consiglio federale é convinto che questo modo di procedere tuteli gli interessi dell’Esercito come pure quelli dell’azienda. MRO Schweiz deve concentrarsi sui compiti principali in favore dell’Esercito. In contemporanea il Gruppo-Aerospace in qualità di operatore tecnologico attrattivo può mantenere la sede in Svizzera, anche se lo sviluppo di questo mercato avviene in primis all’estero. Nonostante tutto l’esperienza altamente tecnologica e relativi posti di lavoro possono senz’altro venir acquisiti in Svizzera. Tutto ciò grazie agli ottimi collaboratori ed al sistema di formazione applicato in Svizzera. swissPersona si impegnerà per la salvaguardia e l’ottenimento di questi posti di lavoro. ■ (Foto RUAG)