swissPersona
Trattative salariali 2020

Dopo dure trattative raggiunto l’accordo per un aumento dell’1%

Il 13 di novembre 2019 si sono tenute le trattative con il Consigliere federale Maurer; swissPersona era presente con il Presidente Dr. Markus Meyer ed il Segretario centrale Beat Grossrieder.

 

Beat Grossrieder
Segretario centrale swissPersona
Traduzione Carlo Spinelli

 

Personale della Confederazione

Malgrado i sostanziosi avanzi nelle finanze, una volta ancora le trattative hanno avuto luogo su di un terreno assai difficile. Tutto questo è dovuto ai continui paragoni fatti tra i salari del personale della Confederazione e quelli dell’industria privata sottolineando il fatto che i primi sono comunque concorrenziali. Inoltre i segnali provenienti dal Parlamento non garantiscono un aumento reale così che a livello delle trattative lo si vuole tenere tra lo 0,4 allo 0,5%.

Il Consigliere federale Maurer ha tra l’altro dichiarato che un aumento generalizzato dei salari sia nella Confederazione sia nell’industria privata non ha nessuna probaiblità di successo ma per contro dev’essere mirato e puntuale dove necessario. Queste parole ci stanno particolarmente a cuore. Al momento delle trattative le tendenze conosciute parlavano di un aumento nell’economia privata di circa lo 0,8% (percentuale però maggiorata tramite gli aumenti individuali).

Richiesto il due percento

Dopo lunghe trattative con la richiesta d’aumento del 2% e dopo una pausa di riflessione abbiamo deciso sul principio «o l’uovo o la gallina». Il Presidente della Confederazione ha raggiunto la nostra soglia del dolore con l’aumento dell’1% (incluso il carovita). Dopo l’approvazione da parte del Consiglio federale la questione dovrà in seguito venir approvata dal Parlamento, cosa che dopo l’accettazione del preventivo non dovrebbe essere un ostacolo insormontabile.

Abbiamo approfittato dell’occasione per esporre al Presidente della Confederazione alcuni temi che ci preoccupano; per questo siamo stati invitati ad un successivo colloquio allargato.

RUAG

Le trattative salariali per la RUAG sono previste per la fine di gennaio. I collaboratori saranno rappresentati dal loro presidente Franz Gobeli e dai nostri vice.

Nitrochemie

Le trattative salariali si terranno nel corso del mese di febbraio 2020; saremo presenti con il presidente della sezione Wimmis e dal vice della commisione di fabbrica Franz Seewer.

Gli affiliati della RUAG e Nitrochemie saranno in seguito orientati a tempo debito sui risultati scaturiti dalle trattative.

Nessun adeguamento per i pensionati

Dopo il successo parziale delle trattative abbiamo affrontato il tema riguardante i pensionati. È per noi importante informare i nostri affiliati in pensione su cosa vien intrapreso in merito all’argomento. Più volte abbiamo sollecitato un adattamento delle rendite. Purtroppo le nostre richieste sono state disattese in quanto le casse pensioni – PUBLICA compresa – al momento sono confrontate con i seguenti problemi:

  • Interessi negativi presso le banche
  • Possibilità di investimento instabili
  • Invecchiamento: sempre meno attivi e aumento dei pensionati; 63’600 attivi contro 42’300 pensionati.
  • Attivi con i premi essenzialmente alti in presenza di numerose prestazioni ridotte

Tutti questi fattori fanno si che in questi ultimi anni per ammortizzare le perdite dovute ai nuovi beneficiari di una rendita, PUBLICA si è vista costretta ad attingere dalle riserve 1,4 mld portando così il grado di copertura ad un livello critico. Malgrado queste misure adottate, le persone che dal 2019 andranno in pensione dovranno calcolare una rendita inferiore variante dal 2,5% fino al 5% nei confronti di coloro che in pensione ci sono andati nel 2018. In questi ultimi anni con l’aumento degli aventi diritto le prestazioni sono sensibilmente diminuite. La tendenza è un inasprimento della situazione.

I nostri sforzi e le nostre azioni

Dobbiamo impegnarci a far si che PUBLICA mantenga il suo grado di copertura. Nel caso in cui il grado di copertura dovesse scendre sotto la soglia di legge del 100% la cassa si vedrà costretta a prendere le misure del caso. Questo significherebbe una ulteriore diminuzione degli interessi sui capitali e quindi sui tassi di conversione con la conseguenza per gli assicurati di un peggioramento delle prestazioni ed un aumento delle quote. Potrebbe anche verificarsi un attacco alle rendite attuali cosa d’altronde propugnata da diversi parlamentari e casse pensioni. Per noi questo non è in ogni caso una soluzione, in quanto siamo dell’avviso che la seconda parte della vita non deve sottostare a regole puramente speculative. Presso numerose casse pensioni allo scopo di limitare il rischio si constata pure un aumento dei casi di riscatto del capitale. Tenendo conto delle generazioni sempre più anziane, questa non è di sicuro la migliore soluzione.

Il parlamernto respinge le misure di risanamento

Già allora in occasione delle trattative del 2017 abbiamo reso attento il Consiglio federale sulla problematica chiedendo una misura di risanamento di 200 milioni. Allora il Consiglio federale approvò la richiesta presentandola al parlamento. Il parlamento la respinse. Con questo nelle trattative degli ultimi 3 anni si è potuto negoziare sui depositi dei pensionati.

Il deficit incombe sull’AVS

Stesso dicasi per l’AVS. Anche in questo caso il Consiglio federale ha investito dagli avanzi considerevoli importi atti a garantire le rendite. Nonostante le difficoltà, nel 2018 le rendite sono state aumentate di 120 fino a 240 Franchi. Un importo modesto ma sempre meglio di niente.

Se nei prossimi anni non subentreranno misure di risanamento, l’AVS nel periodo 2021–2030 accuserà un deficit di 43 mld di Fr. Anche in questo caso il Consiglio federale per risanare e mantenere funzionante il sistema intende versare 2 mld di Fr. all’anno.

swissPersona continuerà ad adoperarsi in favore dei suoi pensionati

swissPersona non si dimentica dei pensionati. Le sfide atte a mantenere le rendite come minimo al livello odierno sono complesse e di non facile soluzione. In ogni caso in presenza di un ulteriore aumento del costo della vita ci adopereremo per ottenere gli indispensabili adattamenti delle quote AVS e delle rendite di pensione. ■

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