Crescita importante dell’inflazione – come mantenere il potere d’acquisto?
Già in occasione delle trattative di bilancio con il Consigliere federale Maurer avevamo reso attenti in merito alla crescita inflazionistica e per questo chiedevamo di mettere a preventivo un adattamento minimo del 2,5%. Purtroppo non venne dato seguito alla richiesta. Ora il rincaro medio annuo si attesta al 3% con tendenza all’aumento.
Beat Grossrieder
Segretario centrale di swissPersona
Traduzione Carlo Spinelli
Fattori atti a preservare il potere d‘acquisto
Ancora all’inizio dell’anno presso le banche più note i costi delle ipoteche a tasso fisso di cinque anni si attestavano al disotto dello 0,9%; al momento hanno raggiunto il 3%. L’aumento dei premi di cassa malati ha subito un aumento medio del 6,6% raggiungendo in alcuni Cantoni il 9%. Sono pure preoccupanti gli aumenti dei costi dell’energia che a dipendenza del fornitore variano tra il 20 ed il 60%. Tutti questi fattori sono da tenere in considerazione per garantire il potere d’acquisto ai collaboratori, ai datori di lavoro ed anche ai pensionati.
Noi chiediamo la totale compensazione dell‘inflazione
Siamo coscienti che le richieste di aumenti salariali vista la momentanea situazione delle finanze della Confederazione sono piuttosto irrealistiche. Logicamente l’aumento degli stipendi viaggia gomito a gomito con la spirale inflazionistica. Nelle trattative salariali di novembre 2022 ci aspettiamo un confronto duro ma sulla base dei punti citati punteremo ad una compensazione totale dei costi dovuti dall‘inflazione.
Un intervento è necessario anche per i pensionati
In occasione degli ultimi colloqui con il Consiglio federale abbiamo sollevato il tema inerente il potere d’acquisto dei pensionati. Per i pensionati e importante se fino ad oggi hanno usufruito di ottime prestazioni dovute anche da interessi negativi, venga in futuro garantito loro un tenore di vita decoroso. La situazione del momento anche per i pensionati ha effetti negativi e per questo riteniamo necessario un intervento.
Un primo passo importante è l’adattamento delle rendite AVS – ora in via di applicazione. Per quanto viviamo al momento, in occasione delle trattative lo stesso discorso vale per i fruitori di una rendita di pensione.
Di regola un adattamento ordinario al rincaro delle rendite del secondo pilastro è affare delle Casse pensioni. Al momento attuale PUBLICA con il suo grado di copertura non sta propriamente bene – tant’è che necessita di un sostegno da parte del datore di lavoro – e di conseguenza un adattamento delle rendite da parte della Cassa non entra in considerazione. Tutto questo ci ha portati a colloqui con l’Ufficio del personale della Confederazione in merito ad un adattamento straordinario del rincaro per i pensionati tramite il datore di lavoro.
La compensazione del rincaro ai pensionati è in ritardo
Discussioni in merito al tema fanno parte del passato; dal 2004, quindi da 18 anni, un adattamento al rincaro per le pensioni non è più avvenuto. Nel 2009 le Associazioni del personale avviarono il discorso per una compensazione e nel 2010, con un rincaro maturato nel frattempo al 5,3%, venne respinto dalla Commissione finanze del Nazionale motivando che nel corso degli anni dal volume delle rendite è stato versato oltre il 5% di quanto le finanze lo permettessero. Per questo dall’effettivo rincaro è stato dedotto il 5% portando quindi l’aumento reale ad uno 0,3%.
Come sempre, calcolo aritmetico fatto la realtà dice che ai beneficiari di una rendita, sull’ammontare dei soldi a disposizione per la vita quotidiana manca il 5,3%.
Da 2004 a tutt’oggi il rincaro è cresciuto di circa il 10% e se togliamo il 5% rimane pur sempre un 5% in meno. Per il 2023 si prevede un aumento del 2% e questo non farà altro che aggravare ulteriormente la situazione.
L’intervento è necessario
Nelle trattative di novembre 2022 ritorneremo sul tema del mantenimento del potere d’acquisto dei pensionati. Un intervento dovrebbe essere fatto in modo tale che in Parlamento la proposta assieme al previsto adattamento dell’AVS abbia esito positivo. ■