Anche nel 2° anno di pandemia il lavoro non è mancato
Ancora una volta di più quest’anno abbiamo dovuto fare i conti con la pandemia che ha complicato non poco i nostri piani ed il nostro lavoro. Per questo i festeggiamenti per il giubileo dei 100 anni pianificati per l’anno scorso, anche quest’anno abbiamo dovuto rinunciarci. Malgrado le condizioni non del tutto favorevoli sia a livello dell’associazione che delle sezioni non siamo rimasti inattivi e qualcosa abbiamo fatto e raggiunto.
Beat Grossrieder
Segretario centrale di swissPersona
Traduzione Carlo Spinelli
Retrospettiva dei principali temi affrontati
Problemi sul posto di lavoro
La pressione sui collaboratori anche nel 2021 non è calata. Tutto questo ha fatto si che alcuni affiliati si sono rivolti a noi per problematiche relative alla valutazione o sul posto di lavoro chiedendo la nostra presenza o consulenza in occasione di un colloquio con i superiori. Altro argomento assai richiesto è stata la pandemia; domande relative alla vaccinazione, al lavoro da casa ed alle regole di comportamento. Inoltre ci siamo preoccupati delle regole di comportamento dei superiori nei confronti dei collaboratori.
Migliorie nel Corpo dei sottufficiali di professione
Un capitolo che ci ha occupati per diversi anni, con l’entrata in vigore al 1° gennaio 2021 delle modifiche è stato finalmente risolto in modo positivo.
Riforma dell’Assicurazione militare
L’incarico dato dal Consiglio federale di valutare una eventuale separazione dall’AM del personale militare (inclusi gli assicurati a titolo volontario o pensionati), l’8 settembre 2021 il Consiglio federale ha deciso il mantenimento dello status quo; il tutto dopo serrate trattative e in stretta collaborazione con il direttore dell’AM, il SG del DPS ed il gruppo della Difesa. Sulla base di quanto da noi dimostrato, una decisone in favore avrebbe creato solo dei perdenti e pertanto valutiamo il risultato una mossa vincente.
Alcuni si sono chiesti per quale motivo abbiamo difeso con tanto ardore il mantenimento di questa regola assicurativa quando sul mercato vi sono offerte identiche o addirittura ad un prezzo migliore. Di primo acchito potrebbe sembrare corretto. Ma valutando a fondo le condizioni quadro possiamo constatare che i rapporti con il partner assicurativo sono paganti, sia per le franchigie come pure per le prestazioni di qualità.
Congedo paternità
La situazione dovuta dal Corona, nel corso delle trattative salariali ci ha portati alla decisione di rinunciare a qualsiasi richiesta di carattere salariale. Per contro le associazioni del personale di interesse comune come avvenuto nelle grandi aziende hanno chiesto ulteriori due settimane di congedo paternità. Il Consiglio federale ne ha approvato l’applicazione a partire dal 1° gennaio 2022. Con questa misura la Confederazione si pone anche in questo campo come un datore di lavoro guida.
Assistenza ai figli colpiti da malattie invalidanti
In merito al tema (Art. 60c Opers) viene introdotto un congedo pagato per un massimo di 14 settimane. Un atteggiamento che possiamo anche qui considerare la Confederazione un datore di lavoro con un ruolo facente da esempio.
Forme di lavoro flessibile
Con le esperienze fatte, a causa del Corona, è un argomento cresciuto nella sua dimensione e che ci occuperà ancora. Con il nuovo concetto i posti di lavoro fisso con uffici singoli o a due hanno fatto il loro tempo. Per questo i nuovi posti di lavoro vengono allestiti di conseguenza e nel prossimo anno le vecchie infrastrutture verranno adattate. Una miscela di lavoro da casa e posti di lavoro flessibili marcherà la direzione di marcia del futuro. Di sicuro uno sviluppo con grandi vantaggi ma anche pericoli e dalle incognite non ancora del tutto prevedibili. Vantaggi: influsso positivo sulla mobilità, ampio margine di manovra per i collaboratori. Pericoli ed incognite: i lavori amministrativi si possono svolgere da ogni dove. Lo sviluppo dello spirito di gruppo dovrà essere un punto da tenere sotto osservazione e possibilmente trovare nuove soluzioni. I quadri dirigenti dovranno essere ben preparati in quanto la funzione di dirigenza ed organizzazione sarà di sicuro più esigente.
Stipendio garantito anche in caso di retrocessione nella funzione
A tutt’oggi questa garanzia di dieci anni toccava le persone di 55 anni d’età che loro malgrado venivano retrocesse ad una funzione meno valutata (Art. 52a). Ora questo periodo dovrebbe ridursi a cinque anni. Da numerose cerchie si è pure proposta una drastica riduzione a due anni. Dopo i colloqui avuti con l’Ufficio del personale della Confederazione ed il Consigliere federale Ueli Maurer abbiamo constatato come l’attuale modello non sia più politicamente sostenibile. Con questo abbiamo comunque raggiunto il compromesso che per coloro che al 1° gennaio 2022 avranno 55 anni d’età verranno applicate le vecchie regole.
Orario di lavoro basato sulla fiducia per le classi di stipendio 18–23
Collaboratori delle classi di stipendio 18–23 avranno la possibilità di svolgere la loro attività facendo uso del modello di tempo di lavoro basato sulla fiducia (Art.64b cpv. 3 e 4 OPers). Da un lato una opportunità per le classi di stipendio inferiori, da un altro il pericolo d’essere esposti a talune pressioni da parte del datore di lavoro. Per noi appare evidente che l’importante è che ci sia da entrambe le parti coinvolte l’approvazione del modello. Nostro compito sarà di avere l’occhio attento in merito alla promessa volontarietà. Il personale militare è escluso da questa modifica; il loro tempo di lavoro è regolato dalla relativa ordinanza. L’immagine della professione è ancora in fase di elaborazione, e quindi vedremo cosa scaturirà in merito a questo argomento.
Riduzioni di stipendio e delle uscite per il personale
La nostra opposizione alla mozione Burgherr di ridurre del 5% gli stipendi ha avuto successo. Purtroppo siamo stati sorpresi da parte parlamentare da una nuova ondata di idee al risparmio per il 2022; stando alla decisione degli Stati le uscite per il personale dovrebbero venir ridotte di 21 milioni di Fr. L’argomento principe nei dibatti intercorsi è l’incommensurabile aumento annuo delle uscite per il personale. Un’affermazione errata, in quanto in questi ultimi anni, se rapportate al totale delle spese le uscite per il personale sono calate dal 9.7 al 9.1%. La cancellazione di 21 miliardi significherebbe la perdita di circa 125 posti di lavoro. Posti di lavoro che garantiscono i sempre più numerosi compiti che le Camere chiedono o esigono. In effetti ci chiediamo se queste Signore e questi Signori sanno cosa vogliono effettivamente.
In collaborazione con le altre associazioni e la Comunità di interessi del personale federale ci siamo opposti a questo taglio e ci siamo impegnati presso il Consiglio degli Stati e al Nazionale per una rinuncia alla riduzione. Ma come constatato in occasione della conferenza del 16 dicembre 2021 purtroppo senza successo. Siamo dispiaciuti per questo passo e mettiamo anche in discussione il rispetto e l’apprezzamento nei confronti del personale. Questa decisione non ci faciliterà il compito nelle prossime trattative salariali 2022. Noi continueremo imperterriti a lottare per delle prestazioni sostenibili, sia degli stipendi sia per la previdenza di vecchiaia e la socialità così da rimanere concorrenziali con l’industria.
Trattative salarialiRendite di vecchiaia
Vista la momentanea situazione delle finanze, già in primavera ci era chiaro che un aumento reale degli stipendi non era un argomento. Ci ha particolarmente preoccupati l’aumento tra il 2 ed il 5% del costo della vita negli USA e negli Stati confinanti. Per noi è un tema importante; in previsione delle trattative 2022 esigeremo un aumento di almeno l’1% da inserire a preventivo.
La nostra proposta è stata respinta ma rimaniamo comunque sulla posizione in quanto proprio in presenza di una simile situazione non si deve indebolire il potere d’acquisto come pure in nessun caso rinunciare ad un adattamento del rincaro. Il Consigliere federale Ueli Maurer in occasione dei colloqui dell’autunno 2021 ci ha garantito che ritornerà sulle nostre richieste.
Per questo nel mese di novembre 2021 anche se non erano previste misure sui salari, abbiamo potuto negoziare il pareggio del rincaro medio annuo con uno 0,5%. In base ad alcuni calcoli si arrivava ad un rincaro dell’1,2% e la correzione è corretta considerando che nel 2020 il rincaro negativo è stato dello 0,7%.
La previdenza di vecchiaia è sempre un argomento d’attualità. Il Consigliere federale Maurer confessa che in questo ambito è necessario intervenire. Purtroppo priorità vien data al ricevere la pensione in quanto i beneficiari più anziani sono pur sempre ad un buon livello nei confronti dei nuovi aventi diritto. Comunque in caso di uno sviluppo del rincaro si dovrà senza indugi preoccuparsi delle rendite attuali. In sostanza dovrà essere una soluzione accettabile ed un accordo comune nel corso della revisione dell’AVS così da garantire il livello ed il finanziamento della stessa fino al 2030.
Fondo di sostegno della Confederazione
Sono state trattate più proposte ed in pratica è stato possibile anche nel 2021 garantire un sostegno.
Nitrochemie AG
La situazione presso la Nitrochemie AG è positiva. Speriamo che la positività dei risultati raggiunti influenzi anche il risultato delle trattative salariali. Presso la Sezione non ci sono praticamente problemi e questo ci fa particolarmente piacere.
RUAG Ammotec
L’approvazione della mozione Salzmann del 1° marzo 2021 al Nazionale «nessuna vendita della Ammotec” l’abbiamo interpretata come un segnale che dall’esperienza vissuta con la crisi del Corona era una garanzia dell’approvvigionamento; eravamo certi che presso la politica e nella società avesse avuto una maggior considerazione. Malgrado l’intervento delle associazioni del personale presso le Camere la mozione Salzmann è stata rifiutata e la cosa ci dispiace assai.
RUAG MRO Holding
Sulla RUAG MRO siamo molto ottimisti e crediamo che qui siamo sulla buona strada. Purtroppo siamo stati colti di sorpresa dall’improvvisa partenza del CEO Andreas Berger e ce ne dispiace. Attendiamo il suo successore.
Affari in corso o iscritti in agenda
Diritto di accesso alle aziende dell’amministrazione della Confederazione
È stato possibile sistemare un vecchio argomento trattato nel 2019 con l’ufficio del personale ed in seguito ratificato. Il 2020 ha rapidamente dimostrato che il problema non è solo l’accesso fisico ma sarà collegato con i nuovi modelli di lavoro anche nella forma elettronica. Le trattative non hanno portato nulla di nuovo su questo punto cosa che ci ha costretti ad ulteriori misure. Questo passo è indispensabile in quanto nelle forme di lavoro citate il reclutamento e la garanzia delle risorse sarà esistenziale per le associazioni.
Profilo professionale del personale militare
L’Associazione degli Istruttori tramite il suo presidente ed altri membri è presente nei gruppi di lavoro. Le associazioni del personale in occasione di una seduta d’informazione (denominata Sounding Board) del Capo dell’Esercito sono state aggiornate sullo stato dei lavori. Su alcuni punti abbiamo preso posizione per iscritto. Dopo la prima tornata abbiamo avuto l’impressione che si voglia affrontare con coraggio qualcosa di rivoluzionario. Per contro, in occasione di una seconda valutazione non eravamo del tutto certi che il coraggio e la volontà fossero ancora davvero presenti. Logicamente in ogni considerazione dev’essere valutata la possibilità di una implementazione realistica.
Revisione del sistema salariale della Confederazione
In seguito al postulato 19.3974 del 6 settembre 2019 della commissione delle finanze del Nazionale il sistema attuale dovrà venir riesaminato ed in primis sul tema sviluppo dei salari e delle indennità di residenza. Sull’argomento sono pure coinvolte le associazioni del personale. Abbiamo pure avuto la possibilità di dire la nostra tramite un rapporto inoltrato al Consiglio federale. In sostanza siamo dell’opinione che il sistema attuale è trasparente, uniforme e credibile. Non riteniamo comunque necessario apportare modifiche di carattere fondamentale. Questo non significa che non siamo disposti a valutare adattamenti parziali là dove necessario. Ribadiamo in modo chiaro che simili modifiche al sistema non devono diminuire quello che sono la trasparenza, la prevedibilità e la credibilità.
Per quanto concerne le indennità di residenza la situazione è un tantino diversa. Qui si deve ammettere che il calcolo del costo della vita nelle diverse località è un metodo oramai superato e non più compatibile con le nuove forme di lavoro. Siamo però coscienti che la cancellazione della citata indennità sarebbe penalizzante. Per questo sosteniamo per la tranquillità di ognuno la soluzione di integrare questa indennità nel salario e nelle fasce salariali. Dalle proposte espresse dal datore di lavoro constatiamo segnali incoraggianti.
Punti interni all’associazione
Propaganda
Benché ci siamo impegnati a limitarli, anche nel 2021 non abbiamo potuto evitare una diminuzione degli affiliati. Viste le condizioni del momento e con quanto dobbiamo aspettarci siamo dell’opinione che la via migliore per una propaganda di reclutamento sia quella del «passaparola». La propaganda svolta dalla Associazione degli Istruttori presso la SSPE è stata un successo. 30 su 34 allievi hanno aderito all’AdI. Per i rimanenti, in parte assenti in occasione dell’azione di propaganda, sono previsti colloqui personali.
Finanze
Nel 2021 possiamo denunciare nuovamente un bilancio positivo e questo grazie anche alla collaborazione con solution+benefit GmbH. Un elemento importante per il bilancio è il numero di affiliati che rimarrà anche nei prossimi anni essenziale.
«Piccola ma buona» vale sempre per la nostra organizzazione. Tutti assieme solo così possiamo – grazie ad un gruppo dinamico e dall’ottimo lavoro di squadra con le altre associazioni – continuare nella giusta direzione. ■ (Foto: Il volo del comitato centrale sull’Axalp, nel corso del 2021 nell’ambito dell’associazione é stato uno dei momenti culminanti.) (Foto: Beat Wenzinger)